Festeggia il suo primo compleanno sul trono Carlo d’Inghilterra, finalmente re Carlo III dopo una vita di apprendistato.
Sempre un po’ ridicolizzato per le sue orecchie a sventola e la sua mania di parlare con le piante, criticato e odiato per il suo comportamento nel matrimonio con Diana, è riuscito infine a sedersi su quel trono che la madre ha occupato, con grande dignità e onore, per ben 70 anni.
E non solo: ma a sedervisi con accanto l’amore della sua vita, quella Camilla che non gli era stato permesso di sposare perché non abbastanza vergine, non abbastanza nobile e, sì, non abbastanza bella per diventare la sua regina. Ma che è stata di fatto la regina della sua vita: un sostegno una compagna per un uomo fragile, ossessivo, insicuro e – sostiene lui – non amato dai genitori e bullizzato dai compagni in tutte le scuole in cui veniva iscritto.
Certo non ha la forza del piccolo George, il nipotino che gli succederà sul trono, che ai compagni che lo infastidivano ha detto bello bello: “attento perché il mio papà sarà re!”. Nè la grazia della nipotina Chalotte, chiamata così in suo onore, che somiglia sempre di più alla bisnonna regina nei modi e nei gesti. Probabilmente anche nello stile perché ai funerali della bisnonna ha bisbigliato al fratello, ben più grande di lei “Quando arriva nei devi inchinare capito?”.
Ha iniziato il suo regno con qualche gaffe, dal licenziamento dei dipendenti che non gli servivano più alla vendita degli adorati cavalli della scuderia della madre; dall’attacco di nervi quando una stilografica gli ha macchiato la mano o quando il tavolo su cui doveva firmare il suo insediamento era ingombro di cose. Ma ha resistito impavido quando gli sono state tirate addosso delle uova – e potevano anche essere altro, ma la sicurezza dove era? – e ha continuato a stringere mani e salutare con garbo le persone che erano venute a incontrarlo.
Sta preparando la grande cerimonia per la incoronazione, nel corso della quale una corona sarà posta anche sulla testa della sua Camilla adorata; e sarà grande festa in tutta la Inghilterra devastata dalla crisi, per un giorno, il 6 maggio. Ha ridotto a un’ora o poco più la durata della cerimonia (quella di Elisabetta era durata più di 4 ore) e vuole una celebrazione che onori tutte le religioni. Gli va riconosciuto comunque una grande ironia: all’intervistatore che gli chiedeva proprio a proposito del suo rapporto con Dio aveva risposto “io non ho nessun problema con il padre eterno, Qualcuno, forse, con una madre eterna…”
Buon compleanno re Carlo III!