Credeva proprio di essersi lasciato alle spalle la brutta storia del suo primo matrimonio e della sua angosciante fine re Carlo III d’Inghilterra, ma non è così. Il principe Paperino, come è stato soprannominato dalla mia amica Luisa Ciuni, è sempre stato inseguito da una sfortuna incredibile. Nasce per essere re, e lo diventa a un’eta in cui, normalmente, si è già da un pezzo in pensione. Ama una donna e lo costringono a sposarne un’altra.
Bella, bellissima, tanto bella da rubargli la scena, cosa che non apprezza. Non hanno nulla in comune se non l’ambizione di apparire, e non riescono a trovare il modo di condividere la luce dei riflettori. Lui ha le orecchie a sventola, un carattere puntuto (come si è visto bene anche poco dopo la proclamazione a re) e un amore nemmeno poi tanto clandestino. Lei muore, in circostanze misteriose, consegnandosi alla storia bella e giovane, vittima bullizzata dalla famiglia reale. Momento nero per Carlo e la sua adorata, costrette a nascondersi perché è diventata la donna più odiata di Inghilterra. Anni di pubbliche relazioni, di immagino studiate, di amore silenzioso, per arrivare al matrimonio: e dopo trent’anni di relazione il fatidico giorno del sì… deve essere rimandato perché lui deve partecipare al funerale di un pontefice. E dire che i papi muoiono… a ogni morte di papa! Di nuovo silenzio (Camilla è fra le donne più silenziose dell’universo, a pari merito con la nuora acquisita Kate) e finalmente il suo posto di lavoro si libera. Muore una grande regina, Dio salvi il re: che inizia a preparare la sontuosa, ma non troppo, cerimonia di incoronazione.
Con accanto lei, la sua regina consorte (che lui però vorrebbe proclamare regina e basta). E proprio allora, proprio in quelle settimane, Netlflix lancia The Crown, la serie di successo planetario che rispolvera tutte le scene dal suo matrimonio, aggiungendo dei dietro le quinte succose che la corte , contravvenendo alla regola di mai lamentarsi mai smentire, fa smentir quasi ufficialmente da biografi e storici amici. Una sorta di ventriloquia per interposta persona, una rogna da grattare proprio nei momenti più belli della sua vita lavorativa.
Non ne esce bene Carlo da Crown: capriccioso e testardo, viziato e verbalmente violento: rintuzzato dalla madre, più che seccata da quelli che considera capricci, secondo la serie tv cerca persino di organizzare insieme con il primo ministro una specie di golpe reale puntando alla abdicazione. Cosa che la povera Elisabetta, come è stato evidente in tutta la sua vita fino agli ultimissimi giorni, non ha mai avuto intenzione di fare. E che, ha comunicato con chiarezza Carlo al momento di succederle, non ha nessuna intenzione di fare nemmeno lui. Intanto con poco tempismo licenzia personale, vende cavalli, quei preziosi purosangue che sua madre amava tanto, prepara una incorona azione con “solo” 2000 persone contro gli 8000 invitati di quella di su madre 70 anni fa, con uno spettacolo che sicuramente sarà grandioso ma cercheranno di tagliare fino a ridurlo a poco più di 60 minuti contro le oltre 4 ore di quello della ultima regina. Comunque si recherà alla cattedrale su quella carrozza d’oro meravigliosamente scenografica ma che, come ha dichiarato qualche tempo fa, “E’ così scomoda…”.