Ok, Ok, io vi avviso: da oggi e per qualche giorno vi consiglierò dei libri da regalare alle amiche. Per tre motivi tutti molto validi:
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Un libro, se scelto con cura, è il regalo più personale e gradito.
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Ha un costo accettabile e, se non piace, si può riciclare (tranne, ovviamente quelli autografati ;-).
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L’unica cosa a cui non so resistere sono i libri…
beh, a parte i vestiti, le scarpe, i cosmetici. Ma i libri stanno al primo posto della classifica: non riesco a uscire da una libreria senza comprare qualche cosa, fosse pure un librino da colorare per i nipotini (ma di questo vi parlerò più avanti).
Ok: eccomi qua. Il libro di cui vi voglio parlare oggi è “Le vie del senso” di Annamaria Testa, edito da Garzanti.
Vi dico subito che non è un romanzo né una delle mie amate biografie, ma è un saggio. Un saggio serio, importante, interessante. Ma che vale la pena di leggere pagina per pagina, parola per parola, perché spiega, in maniera acuta e divertente, come parole e immagini giocano fra loro nella nostra percezione prima ancora che il nostro cervello le abbia razionalmente interpretate.E sapete che c’é? Questa è una questione importantissima, direi una lezione importantissima, per noi che viviamo in questi momenti di straordinari cambiamenti nella comunicazione, dove immagini e notizie ci travolgono come una valanga senza quasi che ce ne rendiamo conto. La cosa davvero divertente è che la Testa inizia a giocare con una frase molto molto semplice, “Bella giornata oggi”, per mostrare come anche solo la punteggiatura cambi completamente la comunicazione.
Perché ovviamente Bella giornata oggi! e Bella giornata oggi? fanno subito capire due concetti completamente diversi, ma la sola aggiunta di un emoji, le faccine che stanno diventando un mezzo di comunicazione veloce usatissimo sul cellulare, può modificare sostanzialmente sia la prima che la seconda frase. Così come i caratteri con cui una parola è scritta, i colori con cui un logo viene presentato (avete presente il turchese chiaro di Tiffany e il rosa della Barbie?).
Insomma, questo libro, molto più acuto della mia presentazione, è perfetto per l’amica appassionata di comunicazione, per la ragazza appena laureata in scienze dell’educazione ma anche, paradossalmente, per l’amico ingegnere stretto nei suoi numeri, per la figlia sempre china sul cellulare.
Vi ho convinto? A domani…Annamaria Testa Le vie del senso Garzanti editore