Ci si può muovere davvero poco, ma almeno sognare in grande è consentito. Quindi, io mi diverto a immaginare il mio primo prossimo viaggio post covid. Disneyland Paris con i nipotini, per certo: sempre che lo riaprano, visto che è chiuso chiusissimo. In California dalla mia amica o Arizona dalle cugine? O tutte e due visto che sono due stati davvero vicini (per le logiche Usa, mezz’ora di volo è un attimo!). O in un posto tutto nuovo in cui non sono ancora mai stata? Solo un anno fa avevo passato una bellissima giornata a Bologna, città meravigliosa, addobbata per Natale con i versi delle canzoni, avevo visitato una mostra straordinaria che ripercorreva la nostra storia attraverso le melodie più famose, mangiato delle tagliatelle favolose… in fin dei conto non serve andare lontanissimo per trovare posto meravigliosi, l’Italia ne è davvero ricca. Dieci mesi fa ero a Dallas prima e in California dopo, senza nemmeno lontanamente immaginare l’incubo che ci è piombato addosso. Bisogna davvero imparare a godere giorno per giorno quello che abbiamo, tanto o poco. Ho letto di recente una metafora molto bella: se uno avesse del denaro, parecchio, a disposizione, a patto che lo spandesse bene e con soddisfazione che cosa farebbe? Non lo sprecherebbe certo, anzi, cercherebbe di usarlo al meglio e il più possibile. Ma il tempo è la cosa più preziosa che abbiamo, e non ce ne rendiamo veramente conto. Come dice Bebe Vio, che proprio un anno fa avevo intervistato: lamentarsi è una perdita di tempo. Peggio di una perdita di denaro…
sì viaggiare… ma dove vorreste andare?
a cura di ELENA MORA