Armando Traverso ci ha accompagnati nei lunghi giorni del lockdown duro, in primavera, quelli in cui non si poteva uscire dalla porta, in cui nessuno poteva vedere nessuno e tutto ciò che non era specificatamente permesso era assolutamente proibito. Torna ora, su Rai Yoyo, con Diario di casa: in queste settimane, per fortuna, non eravamo tutti così “blindati”, ed è permesso tutto ciò che non è esplicitamente proibito; una differenza non da poco, nell’inversione delle parolette “ permesso” e “proibito”. Siamo però tutti, grandi e piccini, provati da questi mesi: e al suo sgradito ritorno il virus – quello che Anna e Andrea chiamano il Birus – dobbiamo ammetterlo, ci spaventa il doppio. Così, diamo davvero il bentornato a una trasmissione in cui medici, veterinari, psicoterapeuti e maestre risponderanno con chiarezza alle domande che i bambini, ma non solo loro, stanno facendo e si stanno facendo; a volte senza parlare, con lo sguardo, con un gesto fermato all’ultimo, con un abbraccio proibito. E un grazie a Mussi Bollini che il programma lo ha pensato e realizzato con grande difficoltà nelle prime settimane di choc, quando tutto era davvero difficile, anche solo pensare.
