La storia delle note, la storia fra le note da Bologna a Pesaro

Arriva a Pesaro, dove resterà fino a ottobre, NOI Non siamo solo canzonette, una mostra che mi ha incantato, affascinato, fatto sognare, cantare e riflettere. E non è poco, vero? Vale un viaggio questa curiosa mostra tutta da vedere e ascoltare che ripercorre, dal 1958 al 1982, venticinque anni che hanno rivoluzionato tutti gli aspetti sociali, etici ed economici del nostro Paese,attraverso la musica, quella cosiddetta “leggera”. E si scopre che leggera non è leggera per niente, perchè è collegata a sensazioni, percezioni, eventi molto molto più di quanto non si comprenda normalmente.

Modugno che a Sanremo alza le braccia al cielo interpretando “Volare” scardina un codice preciso della neonata televisione: non alludere, non coinvolgere il corpo come oggetto sessuale: e non a caso l’orgasmo celebrato nella canone la fa diventare un hit mondiale, un tema evergreen cantato da tutti, in tutti i continenti. Le “Canzonette” raccontano il boom economico, le prime vacanze, persino il 68 – la famosissima 44 gatti, a leggere bene il testo, parla di contestazione, di rivendicazioni, di marce di rivolta: “nella cantina di un palazzine tutti i gattini senza padrone organizzarono una riunione per definire la situazione…”. L’emigrazione: “che sarà che sarà che saràaaa che sarà della mia vita chi lo sa” e la luce abbagliante dell’estate con l’indimenticabile “Azzurro”. Ma non mancano le ombre mai ben illuminate della nostra storia: c’è la macchina da scrivere, quella vera, con cui le brigate rosse inviavano i loro messaggi, una delle prime a testina rotante, difficile da identificare con i caratteri; e la panchina con la valigia in cui si nascondeva la bomba della strage alla stazione di Bologna.

 

Una mostra da cui si esce emozionati – ad ogni angolo c’è una canzone da ballare o cantare – ma anche dopo aver imparato o ricordato un sacco di cose. Da non perdere a Pesaro, fino a ottobre, Musei civici Palazzo Mosca Museo nazionale Rossini Info: mostranoi.it

PS:  

ma ve lo ricordate il mangiadischi? La nostra prima musica portatile …