Difficile vedere la regina Elisabetta senza la sua fedele borsa. Una delle 200, tutte di modello uguale o molto simile, che da sempre usa: prodotte appositamente per lei con i manici leggermente più lunghi in modo che non impiccino mentre dà la mano a una fila infinita di persone. Ma che cosa c’è (e, ancor più importante, che cosa NON c’è) dentro quella borsetta? Niente chiavi o cellulare, ovviamente: ma non può mancare mai un fazzoletto, il rossetto e un portacipria d’argento regalo di Filippo che lei usa per specchiarsi mentre, furtivamente, si applica un velo di rossetto (stessa marca dal lontano 1953, quando la casa di cosmetici ne ha creato uno appositamente per lei, nella stessa sfumatura dell’abito usato per la incoronazione). ;
Non mancano mai nemmeno delle mentine, un uncino per appenderla al tavolo (che lei ha mostrato entusiasta a una allibita ospite) e una calamita che usa per raccogliere spilli o chiodi che potrebbero ferire le zampette degli adorati cagnolini.
Ma che cosa NON c’è nella fedele borsetta? Niente denaro: sulle monete, in fin dei conti, c’è la sua faccia; niente documento di identità: noblesse obblige, lei è la regina. Solo la domenica, la dama di compagnia infila una banconota da 5 o 10 sterline, ben stirata, per la elemosina in chiesa; non risulta che abbia mai dato un penny in più…
In compenso è ben più fornita la borsa della dama di compagnia che è la sua ombra in poggi impegno pubblico: calze e guanti di riserva; il suo dolcificante speciale e delle lavette alla lavanda per rinfrescarla se fa troppo caldo.
Infine, lo sapete che il suo modo di portare la borsetta è anche un linguaggio in codice? Se passa la borsetta da un braccio all’altro vuole comunicare che la conversazione sta per concludersi; qualcuno entro breve deve presentarsi da lei e, con una scusa e modi garbati (del genere «l’arcivescovo l’attende per il prossimo incontro»), permetterle di congedarsi. Borsa appoggiata sul tavolo significa che l’incontro deve essere sospeso entro i successivi 5 minuti. Giocherellare con l’anello nuziale o appoggiare la borsa per terra significa «immediato soccorso!» per sopravvenuto sfinimento.
Queste – e tante altre che verranno – sono le piccole, quotidiane curiosità sulla più amata e longeva delle sovrane; su di lei è anche appena uscito un libro molto divertente e interessante che ne raccoglie alcune, in rigoroso ordine alfabetico: le ha collezionate Lavinia Orefici in “Elisabetta dalla A alla Z” (Piemme editore).