… e le mie amiche. Lo so, non sembra giusto lamentarmi perché sono in una bella casa, con una bella vista, un giardino per i bambini per giocare e i miei cari tutti qui con me. Ma lasciatemi dire che sono felice di ogni minuto passato con le mie amiche, di tutte le chiacchiere, serie o futili, tutte utili, fatte con loro. Quando si passava dalla politica internazionale al taglio di capelli; dalla crema antiocchiaie al consiglio d un libro, fedeli alla regola di una altra amica, mancata tanti anni fa: ogni chiacchiera doveva essere al’80% di argomenti seri, il restante 20% dedicato ad assolute stupidaggini. Certo, ci sentiamo al telefono, abbiamo persino provato a vederci con Zoom, ma dopo qualche giorno le nostre facce erano talmente pallide, le nostre chiome talmente fuori controllo che… vabbè, la voce sola era meglio. E mi manca Milano, la Milano delle mostre, dei negozi, degli eventi, una Milano che magari non era più da bere ma decisamente da gustare, una città di cui ero orgogliosa di mostrare agli amici di ogni nazione le bellezze antiche, la eleganza di Sant’Ambrogio, lo slancio operoso verso il cielo del il Duomo e le guglie dei nuovi grattacieli innalzate a sfidare le sue. E spero che possa tornare quella che era, impegnata e ammirata, e che questa epidemia non lasci tracce troppo profonde nel suo cuore.
mi manca tanto la mia città…
a cura di ELENA MORA