Quando ho sentito la notizia sono andata subito a cercare questa foto di lui: Papa Francesco solo, sulla scalinata di Piazza San Pietro, mentre l’Italia era chiusa per il COVID e tutti ci sentivamo davvero soli come lui. Era il marzo di cinque anni fa. E quando sentito la notizia ho provato a controllarla dappertutto, sui giornali, persino con Alexa perché sembrava davvero impossibile che lo stesso uomo che ha mandato la benedizione per Pasqua, che ha voluto andare in piazza incontrare i fedeli, che ha regalato le uova Kinder al vice presidente americano per i suoi figli, lo stesso uomo che ha superato prove infinite negli ultimi mesi, sia morto. Dimostrando fino all’ultimo una forza di volontà e una dedizione alla sua missione che sono davvero impressionanti. Non sono particolarmente credente ma ieri, vedendolo impartire la benedizione, ho fatto il segno della croce. Mi aveva colpito in passato sentirlo ripetere un detto piemontese, regione da cui proveniva la sua famiglia, e che spesso diceva anche mio nonno: “i vestiti dei morti non hanno tasche“. Il significato ovvio è che non ci si porta via nulla, ma l’importante, che ho capito da tempo, è quello che si lascia: E sicuramente Papa Francesco ha lasciato molto.

Roma, 27 marzo 2020: preghiera di Papa Francesco in piazza San Pietro per epidemia coronavirus – foto SIR/Marco Calvarese