Difficile, davvero difficile per questo Il gattopardo televisivo reggere il confronto con un capolavoro come il film di Luchino Visconti del 1963. Difficile per via degli interpreti, una meravigliosa Claudia Cardinale, qui sostituita da Deva Cassel, bellissima ma piuttosto monocromatica; Kim Rossi Stuart è un credibile principe di Salina, ma senza la presenza scenica di Burt Lancaster: e potrei continuare con i confronti, ma non vorrei esagerare.
Brava Benedetta Porcaroli nel ruolo della figlia perfetta Concetta (come sempre un angelo e un demone, la figlia che sacrifica tutto per la famiglia e quella invece che, come Angelica, è pronta a tutto per ambizione).
Che dire? Bellissimi i set, le ville e i luoghi dove si svolge la vita della famiglia dei principi di Salina; meravigliosi i costumi di Carlo Poggioli, che già collaborò con Visconti, e di Edoardo Russo, non a caso costumista del film Diamanti.
Il racconto ha decisamente un retrogusto da telenovela, con dialoghi abbastanza improbabili, qualche colpo di scena, svolte scontate. Per la maggioranza, me compresa, il riferimento è il film e non il romanzo: quindi pare abbia torto chi crede che sia stato tradito il racconto, che si allarga bel oltre la trama del film; ma voglio decisamente leggerlo per confrontare le due versioni. Insomma, questo Gattopardo tv fa venire voglia di leggere il romanzo, ed è un bene; ma anche di tornare a vedere il film e questo la dice lunga sulla fiction…voi che ne dite?